Esistono due tipi di forno: a gas ed elettrico. Anche se dal punto di vista energetico sono più efficienti i primi, in pratica sono più utilizzati i
secondi. Il forno elettrico consuma meno energia di quello a gas perché
può essere chiuso ermeticamente. Per cui è un’eccezione tra gli
elettrodomestici relativamente alla preferenza delle fonti di calore.
Nonostante il forno elettrico
consumi abbastanza energia, rispetto ad altri
elettrodomestici non comporta un consumo maggiore,
dato che il suo uso non è così frequente come gli altri.
I forni elettrici dispongono dell’etichetta
energetica che ci aiuta a capire quali sono gli apparecchi più
efficienti.
L’etichetta
energetica del forno prevede tre gradi di dimensione, a seconda del volume
utile del forno: piccolo, medio e grande.
Per il forno
elettrico, le classi di efficienza non si riferiscono ai consumi comparati, ma al consumo unitario. Il riferimento del consumo in questa etichetta è la
media del consumo del forno piccolo, di 1 kwh per ogni volta che si usa, e
corrisponde alla classe D.
Pertanto bisogna tener conto nell’utilizzo del forno:
- E’ preferibile, come sempre, che
sia di classe A.
- Aprire
il forno solo se necessario: ogni
volta che si apre si perde il 20%
dell’energia accumulata al suo
interno.
- Cercare
di sfruttare al massimo la capacità
del forno, cucinando, se possibile, in una sola volta, la quantità
massima di alimenti.
- In
generale non è necessario
preriscaldare il forno per cotture superiori ad 1 ora.
- Si
può spegnere il forno prima di terminare la cottura: il
calore residuo di solito è sufficiente per portare a termine la cottura.
- I forni a convezione
favoriscono la distribuzione uniforme del calore, risparmiando tempo e, di
conseguenza, diminuendo il consumo di energia.
- Non utilizzare il forno per riscaldare o scongelare.
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